
E' strano, disarmante, è quasi inquietante come una canzone ti possa trascinare in balia di un'emozione che fino a quel momento avevi volontariamente ignorato.
Camminavo in metropolitana con le cuffie nelle orecchie, il lettore mp3 impostato sulla funzione random. Ad un certo punto è partita una canzone, una di quelle scaricate tra cento altre e mai sentite, una di quelle che, però, ti viene spontaneo ascoltarne le parole. E l'ho fatto.
E sono stata come schiaffeggiata da quella malededda emozione, la tristezza, che ho con tanto impegno nascosto e ignorato da quando è finita la storia per la quale più ho combattuto e più ho donato me stessa in vita mia fino ad ora.
Ho pianto, in silenzio, intimamente.
Anche se camminavo tra la gente in metropolitana.
Ho ricordato ciò che avevo voluto dimenticare.
Ho pensato ciò che evitavo di pensare.
Alcuni versi della canzone
incriminata:
"Pensami una volta ancora ci sarò
pensami una volta ancora io sarò
È l'amore che ti cambia dentro
l'amore quello che ti lascia il segno tu sei ancora nei pensieri miei e rido e piango incontrollabilmente pensando a quello che sarà senza
te" - (I.Grandi - Pensami)
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