lunedì, ottobre 30, 2006

Tears&Chocolate


Eccoci al nostro appuntamento settimanale!


Questa mattina, camminando per strada, mi è apparsa nella mente l'immagine di una goccia di cioccolato: dolce e salato.
Pensate.
Un sorriso fatto con amarezza.
Un dito affondato nella nutella in una giornata uggiosa.
Un abbraccio dato per un addio.
Uno schiaffio dato per gelosia (lo notate anche voi il contrasto dolce/amaro qui?).
Una bugia detta ad un bambino.
Una tazza di caffè con un soffio di panna montata.

Abbiamo una settimana per allungare la lista..conto su di voi! Tutti, anche tu che leggi e non scrivi. Se non raggiungo almeno i 10 commenti in una settimana chiudo il blog!

lunedì, ottobre 23, 2006

Waiting For Godot


E' Lunedi. Giorno che indica l'inizio della settimana e, per alcuni, indica l'aggiornamento di questo blog: poichè non voglio disattendere le attese delle suddette persone, sforno il post di inizio settimana.
Oggi si parla di ATTESE.
Tutti, o perlomeno anche chi sa poco e nulla di teatro, saprà dire qualcosa sul titolo che ho scelto oggi; probabilmente tu ora stai pensando: "Becket. Teatro dell'assurdo. Alla fine non arriva nessuno".
Tutto giusto! Io (non proprio io, ma persone che ne sanno più di me) aggiungo che è un'opera in cui il protagonista è assente e come dice Vivian Marcier appena dopo aver assistito alla prima di Londra "Aspettando Godot è un'opera in cui non accade nulla, per due volte" (la pièce è composta di 2 atti)
Ora, pensiamo a noi, alla vita cosidetta reale (qui mi ritorna alla memoria uno dei primi post in cui ho scritto che avrei scritto qualcosa sul confine tra reale e verituale, ma ora non c'entra niente): quante volte ci è capitato di attendere tutto il giorno qualcuno o che succedesse qualcosa? Se è il nostro giorno fortunato e se i pianeti sono allineati magari finiamo col non attendere invano, ma...capita il giorno in cui l'universo ti è avverso e si fa la fine di Estragone e Vladimiro.
Io penso che attendere alla fine porti sempre a qualcosa; non è detto che la persona o la cosa attesa arrivi, ma qualcosa secondo me succede sempre. Magari si impara a fare/non fare qualcosa!
E allora, mi e vi chiedo: non si potrebbe forse sostenere che Aspettando Godot sia eccezionalmente realistico?! Dov'è il carattere assurdo?
Io mi riconosco nei due homeless becketiani (non so se si dice così...attendo conferme da voi)!
Voi no?! Non vi capita mai di continuare ad attendere pur sapendo o forse immaginando o avendo la sensazione di stare a perdere tempo?

Buona settimana a tutti...Soprattutto a tutti i Godot, con la speranza che prima o poi arrivino!


Immagine: Stefano Di Lorito - L'attesa - Olio su tela 50x70
fonte: www.interarteonline.com

mercoledì, ottobre 18, 2006

Risveglio


Io Odio risvegliarmi con già Mal Di Testa!
Oggi è una di quelle mattine in cui apro gli occhi e... subito sento il mio neurone che si lancia ripetutamente contro le pareti della mia testa, provocandomi un dolore insopportabile!
Tu che leggi starai pensando: prendi una medicina!
Prendila te la medicina! Io lascio sfogare il mio neurone, anche lui ha diritto di prendere a testate il muro quando ne sente il bisogno!
E invece di pensare 'ste cose, caro/a Tu che stai leggendo, prima di chiudere questa pagina con un titubante clic, lascia un commento, una parola, un qualcosa che mi permetta di conoscerti tramite tracce visibili che mi piacerebbe tu lasciassi qui.
E Buon Compleanno a chi festeggia oggi il suo 27esimo compleanno!

lunedì, ottobre 16, 2006

In principio era ogni cosa...


Questo vuol essere un post di riflessione, ma su cosa non saprei.
Mi hanno fatto notare che ultimamente aggiorno il blog ogni lunedi; il titolo di oggi si riferisce al fatto che nei primi giorni di vita di questo blog, ogni cosa che vedevo-pensavo-sentivo veniva qui riferito. Ed ora cos'è cambiato? non vedo più-non sento più-non penso più ? O tutto ciò che mi circonda sta lentamente ma inesorabilmente perdendo importanza? Forse non ho più voglia di volgere lo sguardo verso l'esterno e captare OGNI SINGOLA informazione per assimilarla-elaborarla-fornire qui il risultato? Farei la fine di un calcolatore elettronico degli anni '60 pieno di pulsanti strani da pigiare, ma questa è un'altra storia.
Che dire, dunque? Qualche tempo fa ho parlato di feedback, di retroazione, di comportamento umano che si adatta come plastilina sulle forme dell'ambiente.
Ora vorrei parlare dei rapporti che finiscono. Rapporti di ogni genere, bada bene (sto discorrendo con il mio amico immaginario che non mi contraddice mai e per questo lo amo! Come amiamo gli animali perchè con loro possiamo sfogarci senza sentirci dire che siamo dei cretini)...dicevo...rapporti di ogni tipo: amicizie, conoscenze, rapporti lavorativi, rapporti amorosi -avviamente,simulandoindifferenzaèquichevoglioarrivare- .
I rapporti cominciano, poi magari finiscono senza troppi "perchè"; e allora come ci si comporta? Accetto suggerimenti, senza nessun riferimento particolare, vorrei semplicemente capire se la mia è una voce fuori dal coro o o se sono la pecora nera.
Io di solito sono per il "O bianco O nero" e, nel caso, la persona in questione viene all'istante depennata dall'elenco "vip", ma non dalla mia memoria. Penso sia una cosa importante questa.
Ieri ho preso un treno -a/r-, ho osservato un asilo e una casa da più punti di vista: da entrambi i lati, da dietro, frontalmente; se in quell' asilo ci fossero stati dei bimbi, fuori in cortile a giocare tutti insieme con i grambiulini e i fiocchi rosa e blu (si portano ancora?!), da qualsiasi lato io osservassi, avrei visto sempre e comunque bambini! Ma osservando meglio, mettendo a fuoco ogni viso, avrei incrociato il mio sguardo con occhietti talvolta vispi e talvolta tristi, ma cmq sempre diversi.

In principio era ogni cosa, ora voglio osservare gli occhi dei bambini.

buona settimana a tutti!

L'immagine è presa dal sito www.giovannacorsalearte.com - titolo: RIFLESSIONE- Olio 50x70

lunedì, ottobre 09, 2006

BARCOLLO, MA NON MOLLO!

Una domenica a degustare vino su e giu per le cantine di un bel paesino, subito dopo il lago di Como (dalla parte di Lecco) ai piedi delle montagne. Un sorso di nettare-degli-dei , un pezzettino di formaggio ed un altro di speck.
E si torna su in strada a vagar per le stradine che sanno di mosto e si senton risate di gente allegra in compagnia. E poi di nuovo giu a scender scale ripide con l'arma-bicchiere in mano pronto ad accogliere un altro sorso di liquido rosso.

"Morbegno in cantina"

lunedì, ottobre 02, 2006

Go!

Dopo due settimane di silenzio torno a far leggere i miei pensieri.
Sono successe molte cose nei giorni trascorsi.
Coppie che scoppiano. Persone che si ritrovano. Sorrisi.
Discorsi. Sguardi. Battute.
Tentativi: di scoppiare o ritrovarsi.
Nuovi amici e vecchie amicizie.
Mi sono fermata a guardare tutto ciò;
ho osservato persone sconosciute;
mi sono persa in sguardi fugaci.
Ora riparto perchè a star ferma mi sono stancata.
Anzi, mi sono annoiata.