venerdì, dicembre 22, 2006

Pausa

Pausa di fine/inizio anno.
Pausa per riflettere.
Pausa per scrollarsi via di dosso le cose negative.
Pausa per pensare ai buoni propositi per l'anno nuovo.
Pausa per reidratarsi. - Causa lacrime -
Pausa per ri-cominciare a ridere di cuore.

Pausa per cominciare a ricominciare.


A voi la palla...come sempre chi più ne ha più ne metta!

venerdì, dicembre 15, 2006

Oggi ho letto che...

"Per ciò che non è conscio il linguaggio non fornisce alcun mezzo di espressione" (G.Bateson)

Sono in fase studio matto e disperatissimo, quindi per ora non ho tempo di pensare a quello che mi succede/non succede. E forse è meglio così perchè qualcuno dice che la componente emozionale influenza l'attenzione e la memoria. Ed ora non me lo posso permettere.

Abbiate fede, tornerò a pettinar le bambole!

giovedì, dicembre 07, 2006

Little Hyenas

La consapevolezza di essere un non-essere. La differenza intrinseca tra l'unione e la disgiunzione di due elementi risiede nell'intenzionalità, intenzionalità intesa come capacità di "riferirsi a ": riferirsi mentalmente a ciò che, in tal caso, non si è e non si vuole essere. A volte si sembra ciò che non si è, ma l'importante è sapere che non lo si è. Ho intenzione di non essere ciò che sembro essere.

Nei giorni in cui non ho aggiornato il blog, ho apportato alcune modifiche alla mia vita. Piccole modifiche che hanno causato un grande vuoto. Un vuoto però necessario.


Forse ho messo troppe volte le calze a righe e ho dato libera uscita ad una personalità frammentata. Poi vedevo anche doppio: due spazzolini, due asciugamani, due tazzine, due piatti, due cuscini.


Ho vinto 10euro. Potevo scommettere di più, ero sicura che li avrei vinti.

Ma la speranza è l'ultima a morire e non ci son più le mezze stagioni.
E allora con questa vincita mi farò una birra alla tua salute!

"Nel tuo piccolo mondo fra piccole iene
anche il sole sorge solo se conviene
[..] La testa è così piena che non pensi più
Ti si aprono le gambe oppure le hai aperte tu?
Aiutami a trovare qualcosa di pulito
[..] Quello che hai appena fatto ti ha fatto stare meglio!"


lunedì, novembre 27, 2006

Pillole amare


Le pillole amare sono quelle che fanno effetto più velocemente.

Dovremmo imparare a prenderle senza lamentarci.

Dovrei imparare a regalarle senza troppi rimorsi.

Quasi con cattiveria. Visto che quando addolcisco la pillola si lamentano.

E allora vaffanculo.

Flashback&Flashforward

Toccare il fondo per riuscire a risalire!


Una mia cara amica direbbe che questa frase suona pateticamentenoiosamentelesbicamentescontata. Ma in verità l'ha detta lei - ieri davanti ad un thè caldo in un bar vicino la stazione centrale di milano - Era rivolta a me: in una settimana sono scesa dalle nuvole, ho esplorando il fondo del mare e trovando solo relitti ho deciso che devo risalire su fino all'ultimo gradino della scala. Dove posso sentirmi più alta. E cambiare prospettiva. E rispolverare i miei obiettivi. Focalizzare tutte le mie energie sul loro raggiungimento. E poi chi mi ama mi segua: guarderò indietro solo per vedere chi ci sarà e goderne/disperarmene -a seconda delle facce che vedrò- ; guarderò avanti per osservare solo me stessa proiettata sempre più avanti nel tempo nello spazio nei sogni.
Le lolite la camiera bionda l'ultimo dei romantici la barista la pioggia la birra gli aperitivi gli arrivi le coverband i pass la cannuccia nell'occhio le domande ripetute per fingere -"imparare a barare per sembrare più vero"- l'accredito stampa i balli scoordinati le multe il ciclo in anticipo i balli a corpi stretti i soprannomi le identità gli addii i soldi mancanti le mani il sugo della mamma -Grazie mamma-.
Questa è una sintesi del w-end appena trascorso. Facile immaginare le cause e le conseguenze.
Voglio essere egoista voglio essere cinica voglio essere tutto ciò che non sono. Per un po'. Provare ad essere in un altro modo e capire cosa sbaglio quando sono me stessa. Voglio scegliere la mia identità. Un'altra mia amica ha detto di avere più soprannomi che identità.
Amo fare colazione in casa nella penombra dei mattini grigi milanesi. Il profumo del caffè mi ricorda mio padre: metto la moka sul fornello e scappo nell'altra stanza fino a quando non sento il borbottio dolce del caffè che bevo assolutamente amaro. Le poche volte che lo vedo lo abbraccio e faccio finta. A Natale gli dico Ti voglio bene. Il caffè lo gusto. Lentamente. Nero. Caldo. Ad occhi chiusi quando posso. Lui lo beve tutto d'un sorso. Zuccherato. Un po' macchiato.
Tra un po' bisognerà stilare l'elenco dei buoni propositi per il nuovo anno. Ne ho già più di un paio.
-Dimenticare per non tradire-
Oggi piove. Domani decido io.

Io ho più identità che soprannomi e per questo voglio sfruttare la possibilità di scegliere quale identità indossare: ogni mattina diventerò tutto ciò che farà più pan-dan con il colore delle mie calze.

Buona settimana a tutti quelli nel loop!


Immagine: Ladders to Heaven - Alfredo De Stèfano
Photography. Limited Edition (10). Signed and Numbered. Year: 1999


martedì, novembre 21, 2006

Doppio Sogno


Nella notte ho accoltellato un uomo che voleva uccidere la mia morosa! E' uscito il Rambo nascosto in me ed ho afferrato il coltello dalla lama, l'ho tolto di mano al potenziale assassino ed ho affondato il colpo in mezzo alle sue scapole e poi per essere sicura di ucciderlo ho lasciato che la lama insanguinata scorresse su verso il collo.
La mia donna mi ha abbracciata ed ha fasciato la mia mano insanguinata.
Ho sognato di svegliarmi un po' affannata e di trovare il piumone a terra: mi sono alzata, l' ho rimesso sul letto ed ho continuato a dormire.

A volte non si distingue il sogno dalla realtà - la bugia dalla verità - la cattiveria dalla bontà - la rabbia dalla tranquillità - l'ironia dal sarcasmo - .
O semplicemente, a volte, si vive dentro un doppio sogno.

"Imparare a barare e sembrare più vero
Due miserie in un corpo solo" (Afterhours - Il sangue di giuda)

Immagine: Kandisky - Piccolo sogno in rosso

mercoledì, novembre 15, 2006

Giura!

Mi hanno detto: "Giura!"


Ho risposto: "No, non giuro!"


Mi hanno chiesto: "Perchè?"


Ho risposto: "Perchè i giuramenti li rispetto!"


Immagine: "One night with Vermeer"
Acrylics on canvas,
60 x 90cm, 2005

lunedì, novembre 13, 2006

LiberaMente Io


Da due settimane non aggiorno questo spazio ed ho ricevuto alcune lamentele -non troppe, visto che non è un blog eccessivamente letto- e allora mi son detta: ok, ora cerco di fare una super sintesi degli ultimi giorni, evitando i particolari evidenti e concentrandomi su quelli meno tangibili agli occhi e meno visibili al tatto.
Dunque, nella prima settimana, quella dal 1Nov. al 5Nov., l'unico particolare un minimo interessante è stato il mio ritorno a casa dei miei genitori in abruzzo: una toccata e fuga per fare rifornimento di coccole e sguardi rassicuranti.
Da Lun.6 a Dom.12 (ieri) mi son successe cose talvolta bizzarre talvolta ironiche un po' inconsuete ma anche alcune pericolose ed altre senza aggettivo.
E' stata settimana di lauree (non la mia) - colgo l occasione per rinnovare le congratulazioni ai neo laureati - e ,di conseguenza ,settimana di festeggiamenti spumanti baci risate e giramenti di testa.
giovedi: Super festeggiamento. Festa in un ex centro sociale -anche se secondo me non è molto "ex"-. Facilmente immaginabile -per chi non c'era- le scene di persone barcollanti e tutti amici -solo in quella specifica occasione e con quel specifico liquido in corpo-. L'inizio della festa è stato per me illuminante: una ragazzina tutto trucco e senza cervello fa il suo debutto in società "aggredendomi" dicendo: "Ciao, scusa posso conoscerti?? Non sono lesbica ma voglio conoscerti!" (non sto qui a ripetere per l ennessima volta tutto ciò che ha detto) Cmq, dopo questo incontro ho capito cosa avrei dovuto fare in quella serata: Ubriacarmi moderatamente ma abbastanza da sopportare altre eventuali scene pseudo-assurde come quella iniziale.
Da lì ricordo i balli scoordinati, le camminate barcollanti -le mie e quelle degli altri- le risate immotivate, i bicchieri,i chupiti,i complimenti -fatti e ricevuti- e il bagno.
Poi la notte-mattina a far da crocerossina (la rima non è voluta). Il giorno dopo il mal di testa, la bocca pastosa, lo stomaco capovolto, i movimenti lenti e circoscritti, le telefonate per accertarsi che tutti fossero tornati a casa sani e salvi, il lavoro, i tentativi di mettere insieme i pezzi di ricordi essenzialmente sfocati della notte brava trascorsa. Ovviamente non è mancata la promessa tipica del post-sbronza fatta tra sè e sè davanti lo specchio fissando le occhiaie mostruose: "Mai più, non mi ubriaco mai più". Chi di voi non si è mai fatto questa promessa, per poi riubriacarsi ancora?!
Poi sabato ancora un festeggiamento, ma per fortuna nessuna camminata barcollante. Poi Tra le strade di milano sperando che passassero gli autobus. Poi la camminata. Il rumore dei tacchi -non i miei- I pensieri che viaggiano. Le vocine nella testa. I pensieri distolti. Gli sguardi. Le mani fredde -e quelle calde-.
E per ultimo: "Questa cosa la gestisco io!" -non sono io che lo dico-

LiberaMente Io. Nei miei pensieri. Nei miei sguardi. C'è tutto ciò che non dico.

Buona Settimana a tutti!
A chi Lavora con l'influenza
A chi vuol fare il cinema
A chi non vuole abbandonare il rullino e la camera oscura
A chi gira per colloqui
A chi abbraccia il fornetto Severino
A chi il colloquio l'ha fatto e ora mangia crostate
A chi fa mille cose e trova il tempo per leggere il mio blog (questa persona secondo me non capirà mai che mi riferisco a lei ma non trovo nessuna frase specifica)
E infine, buona settimana a ME!

L'immagine è di René Magritte

lunedì, ottobre 30, 2006

Tears&Chocolate


Eccoci al nostro appuntamento settimanale!


Questa mattina, camminando per strada, mi è apparsa nella mente l'immagine di una goccia di cioccolato: dolce e salato.
Pensate.
Un sorriso fatto con amarezza.
Un dito affondato nella nutella in una giornata uggiosa.
Un abbraccio dato per un addio.
Uno schiaffio dato per gelosia (lo notate anche voi il contrasto dolce/amaro qui?).
Una bugia detta ad un bambino.
Una tazza di caffè con un soffio di panna montata.

Abbiamo una settimana per allungare la lista..conto su di voi! Tutti, anche tu che leggi e non scrivi. Se non raggiungo almeno i 10 commenti in una settimana chiudo il blog!

lunedì, ottobre 23, 2006

Waiting For Godot


E' Lunedi. Giorno che indica l'inizio della settimana e, per alcuni, indica l'aggiornamento di questo blog: poichè non voglio disattendere le attese delle suddette persone, sforno il post di inizio settimana.
Oggi si parla di ATTESE.
Tutti, o perlomeno anche chi sa poco e nulla di teatro, saprà dire qualcosa sul titolo che ho scelto oggi; probabilmente tu ora stai pensando: "Becket. Teatro dell'assurdo. Alla fine non arriva nessuno".
Tutto giusto! Io (non proprio io, ma persone che ne sanno più di me) aggiungo che è un'opera in cui il protagonista è assente e come dice Vivian Marcier appena dopo aver assistito alla prima di Londra "Aspettando Godot è un'opera in cui non accade nulla, per due volte" (la pièce è composta di 2 atti)
Ora, pensiamo a noi, alla vita cosidetta reale (qui mi ritorna alla memoria uno dei primi post in cui ho scritto che avrei scritto qualcosa sul confine tra reale e verituale, ma ora non c'entra niente): quante volte ci è capitato di attendere tutto il giorno qualcuno o che succedesse qualcosa? Se è il nostro giorno fortunato e se i pianeti sono allineati magari finiamo col non attendere invano, ma...capita il giorno in cui l'universo ti è avverso e si fa la fine di Estragone e Vladimiro.
Io penso che attendere alla fine porti sempre a qualcosa; non è detto che la persona o la cosa attesa arrivi, ma qualcosa secondo me succede sempre. Magari si impara a fare/non fare qualcosa!
E allora, mi e vi chiedo: non si potrebbe forse sostenere che Aspettando Godot sia eccezionalmente realistico?! Dov'è il carattere assurdo?
Io mi riconosco nei due homeless becketiani (non so se si dice così...attendo conferme da voi)!
Voi no?! Non vi capita mai di continuare ad attendere pur sapendo o forse immaginando o avendo la sensazione di stare a perdere tempo?

Buona settimana a tutti...Soprattutto a tutti i Godot, con la speranza che prima o poi arrivino!


Immagine: Stefano Di Lorito - L'attesa - Olio su tela 50x70
fonte: www.interarteonline.com

mercoledì, ottobre 18, 2006

Risveglio


Io Odio risvegliarmi con già Mal Di Testa!
Oggi è una di quelle mattine in cui apro gli occhi e... subito sento il mio neurone che si lancia ripetutamente contro le pareti della mia testa, provocandomi un dolore insopportabile!
Tu che leggi starai pensando: prendi una medicina!
Prendila te la medicina! Io lascio sfogare il mio neurone, anche lui ha diritto di prendere a testate il muro quando ne sente il bisogno!
E invece di pensare 'ste cose, caro/a Tu che stai leggendo, prima di chiudere questa pagina con un titubante clic, lascia un commento, una parola, un qualcosa che mi permetta di conoscerti tramite tracce visibili che mi piacerebbe tu lasciassi qui.
E Buon Compleanno a chi festeggia oggi il suo 27esimo compleanno!

lunedì, ottobre 16, 2006

In principio era ogni cosa...


Questo vuol essere un post di riflessione, ma su cosa non saprei.
Mi hanno fatto notare che ultimamente aggiorno il blog ogni lunedi; il titolo di oggi si riferisce al fatto che nei primi giorni di vita di questo blog, ogni cosa che vedevo-pensavo-sentivo veniva qui riferito. Ed ora cos'è cambiato? non vedo più-non sento più-non penso più ? O tutto ciò che mi circonda sta lentamente ma inesorabilmente perdendo importanza? Forse non ho più voglia di volgere lo sguardo verso l'esterno e captare OGNI SINGOLA informazione per assimilarla-elaborarla-fornire qui il risultato? Farei la fine di un calcolatore elettronico degli anni '60 pieno di pulsanti strani da pigiare, ma questa è un'altra storia.
Che dire, dunque? Qualche tempo fa ho parlato di feedback, di retroazione, di comportamento umano che si adatta come plastilina sulle forme dell'ambiente.
Ora vorrei parlare dei rapporti che finiscono. Rapporti di ogni genere, bada bene (sto discorrendo con il mio amico immaginario che non mi contraddice mai e per questo lo amo! Come amiamo gli animali perchè con loro possiamo sfogarci senza sentirci dire che siamo dei cretini)...dicevo...rapporti di ogni tipo: amicizie, conoscenze, rapporti lavorativi, rapporti amorosi -avviamente,simulandoindifferenzaèquichevoglioarrivare- .
I rapporti cominciano, poi magari finiscono senza troppi "perchè"; e allora come ci si comporta? Accetto suggerimenti, senza nessun riferimento particolare, vorrei semplicemente capire se la mia è una voce fuori dal coro o o se sono la pecora nera.
Io di solito sono per il "O bianco O nero" e, nel caso, la persona in questione viene all'istante depennata dall'elenco "vip", ma non dalla mia memoria. Penso sia una cosa importante questa.
Ieri ho preso un treno -a/r-, ho osservato un asilo e una casa da più punti di vista: da entrambi i lati, da dietro, frontalmente; se in quell' asilo ci fossero stati dei bimbi, fuori in cortile a giocare tutti insieme con i grambiulini e i fiocchi rosa e blu (si portano ancora?!), da qualsiasi lato io osservassi, avrei visto sempre e comunque bambini! Ma osservando meglio, mettendo a fuoco ogni viso, avrei incrociato il mio sguardo con occhietti talvolta vispi e talvolta tristi, ma cmq sempre diversi.

In principio era ogni cosa, ora voglio osservare gli occhi dei bambini.

buona settimana a tutti!

L'immagine è presa dal sito www.giovannacorsalearte.com - titolo: RIFLESSIONE- Olio 50x70

lunedì, ottobre 09, 2006

BARCOLLO, MA NON MOLLO!

Una domenica a degustare vino su e giu per le cantine di un bel paesino, subito dopo il lago di Como (dalla parte di Lecco) ai piedi delle montagne. Un sorso di nettare-degli-dei , un pezzettino di formaggio ed un altro di speck.
E si torna su in strada a vagar per le stradine che sanno di mosto e si senton risate di gente allegra in compagnia. E poi di nuovo giu a scender scale ripide con l'arma-bicchiere in mano pronto ad accogliere un altro sorso di liquido rosso.

"Morbegno in cantina"

lunedì, ottobre 02, 2006

Go!

Dopo due settimane di silenzio torno a far leggere i miei pensieri.
Sono successe molte cose nei giorni trascorsi.
Coppie che scoppiano. Persone che si ritrovano. Sorrisi.
Discorsi. Sguardi. Battute.
Tentativi: di scoppiare o ritrovarsi.
Nuovi amici e vecchie amicizie.
Mi sono fermata a guardare tutto ciò;
ho osservato persone sconosciute;
mi sono persa in sguardi fugaci.
Ora riparto perchè a star ferma mi sono stancata.
Anzi, mi sono annoiata.

giovedì, settembre 14, 2006

Un inizio giornata...

Questa mattina mi sono svegliata prima del solito, quindi molto presto. Ho fatto colazione, doccia e mi son vestita: ho scelto una t-shirt gialla, per contrastare il grigio del cielo.
Ebbene sì, oggi piove. Oggi Milano rispecchia le immagini mentali che la gente del sud ha di questa città: pioggia-freddo-nebbia-grigio-cemento-traffico.
Esagerati!
Cmq sono uscita con un sorriso stampato in faccia, nonostante tutto.
Una goccia di pioggia mi è caduta sulla lente degli occhiali -di solito metto le lenti a contatto - ma ho sorriso.
Ho incontrato un bimbo felice di andare all'asilo.
Ho fatto l'apertura dell'ufficio in cui lavoricchio di tanto in tanto -nella mia università-. Ed ora son qui.
Sarà una lunga giornata.
Non ho l'ombrello.

venerdì, settembre 08, 2006

Aspettando...

Sto aspettando che mi capiti qualcosa di bello,
qualcosa/qualcuno che mi faccia sorridere.
Aspetto qualcuno/qualcosa che mi faccia
sentire un brivido, un'emozione.
Aspetto la prima foglia che cadrà lentamente
fino a toccare il suolo.
Aspetto i colori, gli odori
dell'autunno.

giovedì, agosto 31, 2006

L'era di quando era...


Era serenità. Era rabbia. Era gioia. Era amore. Era odio. Era sfogo. Era sorriso. Era sudore. Era lacrima. Era vittoria. Era sconfitta. Era sole. Era freddo. Era amore. Era stanchezza. Era allegria. Era sguardo. Era gamba. Era braccio. Era polso. Era mente. Era dolore. Era terra. Era cemento. Era errore. Era bellezza. Era sospiro. Era respiro.

venerdì, agosto 25, 2006

L'arte del saper fare la valigia



Saper fare la valigia è un'arte che non si confà alle mie capacità.
Mia madre, ad esempio...lei sì che è un artista (rinomata anche) in questo campo!
Riempire un trolley?Nulla di più semplice e anche un po' noioso per lei! Per me, invece, siamo già ad un livello notevole di difficoltà.
Riempire un borsone? Nulla di più divertente per mia madre! Odiava giocare a Tetris...ma incastra a mo' di formine di tetris -appunto- tutto ciò che non mette nel trolley e con una maestria e un'agilità formidabili e da me invidiate. Già, perchè io nel borsone butto tutto così come mi viene, e sbaglio, ovviamente.

E cosa dire della distribuzione dei pesi all'interno del suddetto trolley e suddetto borsone?
Quando faccio io le valige, capita -manco a dirlo- che, alla fine tutto, il peso dato da portatile, libri e oggetti simili, sia tutto da una parte...con l'inevitabile conseguenza di renderne quasi impossibile il trasporto.
Mia madre invece -sono tutte belle le mamme del mondo, ma soprattutto piu bella tu se- donna risoluta, riesce -l'avreste mai detto?!?!?!- a distribuire uniformemente tutto il peso di questi oggetti che spedirei ogni volta per posta invece di trascinarmeli in giro! E le valigie mi sembrano più leggere!
Bene. Le alquanto vistose differenze tra me e mia madre nel saper fare le valige sono ovviamente innegabili. Non mi resta che abbassare la testa, ogni volta, e risponderle con reverenza quando...

- Questi, che sono un po' più pensanti devi metterli così, vedi?Te l ho detto anche la volta scorsa...
- Sì, mamma, ho capito!

Capisco veramente, mica mento quando faccio di sì con la testa! Ma non so....quando mi trovo davanti alla valigia vuota...faccio tutto come non dovrebbe essere fatto. Forse vengo presa dall'ansia di prestazione...sta di fatto che ogni volta che faccio io la valigia...resta qualcosa fuori senza posto! Chiamo mamma e come per magia avanza posto nella stessa valigia in cui non riuscivo a far entrare il filo interdentale!

Vado a fare le valigie.


Capisco veramen

martedì, agosto 22, 2006

Parlando di relazioni...




Il calesse va più veloce

quando è trainato da due cavalli

- E chi vuol intendere, intenda -

domenica, agosto 20, 2006

Pomodori verdi fritti...

Nessun cambiamento di vita,
nessun urlo al ritmo di "Toooooowandaaaaaa!!!!"...

Solo un gran male alla schiena
e una neonata avversione al pomodoro e alla salsa di pomodori

Quelli con cui ho avuto a che fare erano rossi, maturi
e non fritti ma crudi.

1. Trasportare la casse di pomodoro
(rossi, maturi, luccicosi grazie alle varie medicine -.- )
nel luogo in cui avverrà la magia culinaria
2. Pulire uno per uno i pomodori con un panno umido
3. Montare la macchina per passare i modori e che
produrra salsa di pomodoro scartando semi e buccia
4. Tagliare a pezzi grossolani i pomodori togliendo le
parti rovinate e/o marce
5. Infilare i suddetti pezzi nella suddetta macchina
cercando di non farsi tagliare qualche dito
6. Prendere un imbuto e un coppino e imbottigliare
la salsa nelle bottiglie precedentemente lavate e asciugate
7. Mettere i tappi alle bottiglie con l'apposito aggeggio (ci vuole un po di forza)
8. Contare le bottiglie
9. Disporre a strati le bottiglie in grandi calderoni,
riempirli di acqua e accendere il fuoco.
Aspettare un'ora circa affinchè l'acqua raggiunga la bollitura.
E dopo 24h (quando le bottiglie saranno completamente raffreddate)
togliere le bottiglie, ricontarle, calcolare quante ne sono scoppiate...
e sistemarle in soffitta e/o in dispensa.
10. Aprire una bottiglia, cucinare il contenuto e utilizzarlo per condire l
a pasta o altre pietanze. (Vi assicuro che sarà molto piu buono
di quello che troviamo al supermercato...senza fatica!!!)

giovedì, agosto 17, 2006

Certi giorni in cui...


Ci sono giorni in cui rido. Con entusiamo. Con spontaneità.
Ci sono giorni in cui parlo. Senza sosta. Rincorro i pensieri in sella alle parole.
Ci sono giorni in cui penso. Distrattamente. Silenziosamente. Afferro faticosamente ogni pensiero.
Ci sono giorni in cui vorrei che qualcuno mi dicesse: "Un penny per i tuoi pensieri..."

In questi giorni mi ritrovo spesso ad ascoltare una canzone che fa: "Rimetto in movimento la mia capacità di adattamento un anno speso ad aumentare il comfort generale ma gli angoli che si erano smussati si sono riaffilati"

- Hanno allargato il sistema solare. Da 9 a 12 pianeti. Ma è solo una questione di definizioni. -

Aprite la porta.

lunedì, agosto 14, 2006

Lezione #2 (con considerazione personale)

Persona, ae, f., maschera dell'attore che copriva tutto il capo ed era diversa secondo i diversi caratteri da rappresentarsi.
In particolare, i Latini dissero persona la maschera di legno portata sempre sulla scena dagli attori del teatro greco, e nella quale i tratti del viso erano esagerati per essere meglio rilevati dagli spettatori; la bocca, inoltre, era fatta in modo da amplificare il suono della voce.

Lo stesso termine venne poi utilizzato anche per indicare quello che noi ora chiamiamo il personaggio rappresentato sulla scena.

(Fonte: www.etimo.it)

Ora, io dedurrei, nella semplicità dei miei ragionamenti, che il termine personalità derivi anch'esso da persona,-ae . Se così fosse, mi verrebbe da dire anche che alla fin della fiera ognuno di noi assume diverse personalità a seconda della scena sulla quale si deve esibire. E allora siamo tutti affetti di un leggero disturbo di personalità multipla? O coloro i quali soffrono di questo disturbo dissociativo di identità sono in fin dei conti l'esplicitazione veritiera della natura umana? Fatto sta che ogni nostro comportamento è una risposta all'ambiente in cui stiamo interagendo/agendo. Ogni volta cambia la scena e la maschera che indossiamo. E allora aveva ragione Pirandello, con le sue marionette allucinate? Io penso di sì. Io.


venerdì, agosto 11, 2006

Io non ho un anomastico

...Oggi è il tuo onomastico e mi hai fatto notare che,
dopo avermelo detto per BEN due volte,
io ho continuato a non farti gli auguri.
Chiedo venia.
Ti faccio qui gli auguri di buon onomastico

così quando leggerai questo post
non potrai più dirmi - Ora è troppo tardi! -
...ino...

Teoria del Caos

- E' sufficente il battito d’ali di una farfalla in Brasile
a provocare una tromba d’aria nel Texas.

Nacque così l’effetto farfalla,
uno dei capisaldi della teoria del caos. -

Questa mattina ho accesso il mio portatile
e mi sono immersa nella virtualità
- che poi mi chiedo quale sia il punto oltre
il quale la mia vita che definiscono
reale diventa virtuale. Ma questa è un'altra storia -

Il primo contatto che ho avuto è avvenuto con
un individuo di sesso femminile che ha esordito
dichiarando il suo scopo della mattinata:
- Oggi volevo spronarti ad inserire nuovi contenuti nel tuo blog.

Mi ha voluto spronare a miscelare realtà e virtualità
A riversare la realtà nella virtualità
Un contenuto che nasce dalle esperienze reali
e poi conservato in un supporto virtuale.

Al suddetto individuo di sesso femminile voglio associare
l'immagine di una farfalla.
Perchè ieri non aveva voglia nè intenzione di
"rincorrere farfalle".
Ma oggi con un battito di ali ha provocato
un contatto reale in una realtà virtuale.

martedì, agosto 08, 2006

CoffeeTime


"...e passo il tempo bevendo caffè nero bollente...
in questa casa galera che mi fa prigioniera..."

The doctor mi ha ordinato di diminuire il caffè...
...ma io ho BISOGNO di caffè!!!

domenica, agosto 06, 2006

UN OMAGGIO ALLE SISTER'S

°°°°° Go Sister's !!!! °°°°°

www.untotdisisters.it

venerdì, agosto 04, 2006

Dialogo #2

- sono tutte psicopatiche
- non sei incoraggiante ma non faccio fatica a crederti
visto quelle che ho gia avuto...e quelle che hanno avuto le altre...
- ma io nn ti dico
di molarre
mollare ma di fartene una ragione
di cercare di capire
che la vita è cos'
l'amore
la passione
è un attimo
sul serio
poi le cose
importanti
sono quelle dove
- poi tutto si appiattisce - c'è fatica
nn è che si appiattisce
c'è la realtà
è la realtà.

La realtà è che si fa meno fatica a subire l'insoddisfazione che rivoluzionare una situazione. Dico io.

giovedì, agosto 03, 2006


Questa mattinaaaaaaa mi son svegliataaaaa
oh bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciaoooooo
Questa mattinaaaa mi son svegliataaaaa
e sono andaaaata all'ospeeedalll!!!!!!

Dunque, qst mattina sono andata a fare le
analisi del sangue e come sempre anche stavolta
l'infermiera si è divertita a ravanarmi nel braccio con
l'ago infilato dentro -.- perchè le mie vene sono profonde..
Indi per cui..cosa si fa???..Si tocchiccia un po con le dita...
si fa finta di aver sentito la vena...e poi...zac...si infila l'ago..
lo si muove a dx e sx...fino a quando non si vede il sangue
salir su nella provetta...prima provetta...seconda provetta...
terza provetta...quarta provetta...
Maledizione!Staccatemi questo vampiro dal braccio!!
- Fatto signorina!
- Fottiti signorina! - penso.


mercoledì, agosto 02, 2006

Lezione #1

Facciamo per bene delle distinzioni.

Temperamento: fattore quasi immutabile e innato, legato anche alla struttura somatica dell'individuo

Carattere: il nostro carattere si forma dall'interazione con l'ambiente circostante e quindi dalle esperienze che si fanno per lo più durante l'età evolutiva

temperamento+carattere= PERSONALITA'

...e quando manca il carattere...?

lunedì, luglio 31, 2006


Hi guys!! Today it's a special day!!!
perchè???? perchè ho ricominciato a fare un po' di movimento...palestra per la precisione..a casa però..step cyclette e addominali!!
Sono soddisfatta e domani..altro giro!
Ed ora qualcuno potrà smettere di dire che 12 anni di tennis non bastano per tutta la vita!tzè!

...cmq..io un trainer nun ce l'ho!

giovedì, luglio 27, 2006

Dialogo #1

"Mommy!! sono andata a fare la spesa!!"

" - ....
- che c'è?
- niente "

Dialoghi silenziosi.
Pensati e scritti su un foglio o sullo schermo.
Continuo a sorseggiare il mio caffè
nella mia tazzina preferita.

mercoledì, luglio 26, 2006


Retroazione continua.
Stimolo-risposta.
In un loop incessante.
Voglio creare
un reticolo di pensieri -parole-

I miei sono stimoli.
A voi le risposte.

- Pavlov docet -