giovedì, luglio 26, 2007

Happy Birthday!


Oggi "i miei pensieri" compiono un anno di vita!
Tanti auguri bloghino bello...stai crescendo forte e sicuro di te!
Ti voglio bene,
la tua mammapathos :°)

mercoledì, luglio 25, 2007

Botanica - Lezione #1



TECNICAMENTE: La Nelumbo nucifera (Gaertn.) è una specie rustica originaria dell'Asia e dell'Australia, nota volgarmente col nome di Fior di loto asiatico. È una pianta acquatica a crescita rapidissima, tipica di stagni e invasi con acque stagnanti o quasi prive di corrente, profondi 5-50 cm ed oltre.


Questa specie ha foglie di colore verde-glauco, peltate, di aspetto ceroso, grandi fino a 60 cm di diametro, che emergono per oltre 1 m dal pelo dell'acqua, con un lungo peduncolo che supera in lunghezza il picciolo, i fiori di grandi dimensioni oltre 20 cm di diametro, sono colorati di rosa con un tipico profumo d’anice, con frutti molto ornamentali.
Le foglie del Fior di loto hanno una struttura superficiale particolare che le rende estremamente
idrofobiche e le mantiene costantemente pulite. Tale proprietà, che con la nanotecnologia si cerca di riprodurre per altri materiali quali tessuti e vernici, è chiamata effetto loto. (Si ringrazia Wikipedia ovviamente, anche per l'immagine).


IDEALMENTE: Presso gli Orientali il Loto è espressione della perfezione, della purezza del sole, del cielo, della creazione, del passato, del presente e del futuro, ovvero, in una parola sola della vita stessa e di tutte le virtù ad essa, direttamente o indirettamente, riferibili. Per questo è considerato un fiore sacro, il fiore degli Dei. I Buddisti indiani rappresentano il seggio di Budda come forma allargata del fiore di loto. Nella Grecia antica era il simbolo della bellezza e dell'eloquenza.
Oggigiorno, il dono del fiore di Loto è un gesto per dichiarare grande ammirazione.
(Fonte: non me la ricordo più ....)



Ebbene, looppati...probabilmente vi farà strano leggere di fiori in questo spazio virtuale pieno di pensieri scritti in forma psichedelica. Così come mi nascono nella testa d'altronde.
Che dire, mi hanno più o meno paragonata ad un fiore di loto: bisogna prenderlo con due mani afficnhè non si rompa, mi hanno spiegato.

Questo mi porta ad una conclusione che rimanda anche ad un post che ho scritto mesi fa: in quel post volevo solo che qualcuno aprisse la porta.
Non mi accorgevo che in molti l'hanno aperta, ma in pochi, pochissimi, sono riusciti ad entrare.

E chi entra, pensa a me come ad un fiore di loto.

sabato, luglio 21, 2007

Il mondo in una stanza




48 ore.



"tra dito e dito un filo si intreccia"




Immagine: "Blue for two" - Hèctor Cardenas Aceves

mercoledì, luglio 04, 2007

Turn on the brain (insomma, riaccendere il cervello)

A grande richiestaaaaaaa... riattivo il cervello riempio il bicchiere e dò
fiato alle trombe!!!

Tanto per cominciare vi illustro la mia situazione attuale con un pezzo
blues all'italiana:



[...] Sì lo so che gira gira la ruota
che il bicchiere si svuota
che l'amore non dura
che ti trovi la sera con gli amici di sempre a fare a gara a chi si sente più solo
ma io in fondo vivo vivo vivo sono vivo
non sarò certo un santo
ma nemmeno un estinto
e adesso voglio parlare
voglio farvi divertire
proprio mi fa morire [...]

Tratto da: Senza neanche una lira - F.Orselli


Una grigliata Urban style ha prodotto abbastanza fumo da annebbiarmi il cervello e farmi ricominciare a sproloquiare formulando teorie sui rapporti uomo-donna donna-donna uomo-vita vita-donna. Insomma, di tutto un po'.



Simmetria intesa come un dare/avere dunque.

Nell'eccitante situazione di un rapporto occasionale tale dicotomia si capovolge: il dare -inteso come Concedersi- si trasforma nel gesto intimamente rivolto esclusivamente a chi nella mia vita non è solo di passaggio ma che anche lontano nel tempo e nello spazio continuerà a far parte di me (un modo prolisso per definire l'amore da una prospettiva alternativa).

Nella concezione di tale teoria, da me formulata sorseggiando del vino ed esposta a chi gustava pezzetti di melone grigliato e a chi rideva confusamente osservando la scena, avrei avuto tanto ma dato poco.

Il mio marchio di qualità è scegliere di dare.

E la qualità è importante.

Tutto il resto è trastullo.